venerdì 24 agosto 2012

Rovin e le sue automoto

Ci sono stati alcuni costruttori che sono passati dalla progettazione e costruzione di motocicli a quella di automobili, uno di questi è Rovin.
Riporto pari pari le infos che ci fornisce Wikipedia :

"La Rovin venne fondata nel 1921 in boulevard de Valmy 14 a Colombes, una cittadina alle porte di Parigi, dall'ingegnere franco-ispanico Raoul Pegulu, marchese di Rovin e pilota di talento, che si prefiggeva lo scopo di costruire motociclette, sfruttando la notorietà ottenuta sui campi di gara.
Anche le sue moto si dimostrano subito competitive, conquistando la vittoria nella classe 350 al Bol d'or del 1923 e altre 5 vittorie di classe, nelle cilindrate minori, dal 1924 al 1930. In breve tempo la piccola attività prospera ed il proprietario si trova a gestire, con paritaria soddisfazione, l'attività sportiva e quella imprenditoriale. Dopo una breve parentesi come pilota aeronautico, Raoul comincia a correre con le automobili e, in conseguenza, anche l'attività dell'officina si adegua, iniziando la costruzione di veicoli a tre e quattro ruote, dotati di propulsori di tipo motociclistico.
Dopo la sospensione produttiva dovuta al periodo bellico, l'attività di costruttore venne ripresa dal fratello Robert che intendeva realizzare un veicolo a due posti, particolarmente economico.
Nell'immediato dopoguerra, la forte ripresa economica dei paesi coinvolti nel conflitto e la concitata movimentazione di uomini e materiali necessari alla ricostruzione, facevano prevedere una nuova tipologia di clientela tra coloro che avevano l'esigenza di possedere un'automobile, ma ancora non potevano permettersela.
Il veicolo ideale da proporre, quindi, era una microvettura provvista del minimo indispensabile per potersi muovere, semplice nella meccanica, costosa come una moto ed altrettanto affidabile.
Il primo prototipo fu esposto al Salone di Parigi del 1946, era denominato D1, era una piccolissima spider senza porte, ed era equipaggiato da un monocilindrico da 260 cm³ in grado di erogare una potenzamassima di 6.5 CV. Era una vettura leggerissima e di ridotte dimensioni: ciò bastò a permettere alla vetturetta di raggiungere i 70 km/h di velocità massima. Era dotata di cambio a 3 marce e di un solo faro centrale anteriore.
La produzione vera e propria fu avviata nel 1947 con il lancio della D2, una versione aggiornata del prototipo D1. Ferma restando la carrozzeria aperta a due posti e l'assenza di porte, la D2 cambiò in molti altri aspetti. I fari anteriori erano due e le dimensioni erano maggiori, passando dagli originari 2.53m di lunghezza a 2.80. La Rovin cominciò a suscitare interesse presso il pubblico. Anche il motore cambiò, essendo stavolta un bicilindrico da 425 cm³ raffreddato ad acqua, con distribuzione a valvole laterali. La potenza massima crebbe a 10 CV. Fu prodotta solamente per un anno.
Al Salone di Parigi del 1948, infatti, avvenne il lancio della D3,che aveva l'aspetto di una vettura più seria e non più quello di una vettura giocattolo. Era più lunga di 26 cm rispetto alla D2 ed il motore, rimasto lo stesso, passò da 10 ad 11 CV. La velocità massima salì invece a 75 km/h.
Nel 1950 arrivò la D4, dotata di un motore da 462 cm³, sempre a valvole laterali ed in grado di erogare 13 CV di potenza massima. Prodotta per alcuni anni, riscosse un buon successo rispetto alla media dei costruttori di microvetture.
Nel 1959, tramontata l'epoca delle microvetture, la Rovin chiuse i battenti."

E io aggiungo "PECCATO!" Oggi ci si deve accontentare della SMART contro una scelta pressoché illimitata di autopachidermi meglio conosciute sotto l'acronimo di SUV.

Ecco la ROVIN incontrata al museo del Castello di Egeskov :

Veramente simpatica ma ci volevano uomini davvero piccoli per entrarvi


Il goffo posteriore


Plancia comandi veramente spartana


La descrizione del museo

Macchinine scandinave

Dal 15 al 22 di Agosto ho fatto un giro della Danimarca con puntatina fino alla Svezia in compagnia della mia Mony.
Come potevo non riuscire a scovare una Fiat 500 anche a Lund (Svezia) ma soprattutto ho potuto ammirare uno dei più bei musei che abbia mai visto proprio in Danimarca vicino a Billund e più precisamente nel Castello di Egeskov.
Ecco qua delle foto dove tra l'atro ho trovato delle microcars anni 50 veramente belle come la Goggomobil, la BMW Isetta, la sua gemella Trojan, una Messerschmitt e una rara Rovin :



Le ultime foto mostrano una rara Lloyd 600 trovata sulla strada nei pressi di un'officina di Odense

mercoledì 8 agosto 2012

"In Fiat 500 sotto le stelle" edizione 2012


Anche quest'anno "In Fiat 500 sotto le stelle" ha animato Follonica riempiendola di musica, ballo e giochi con ricchi premi.
Tra le auto che hanno circondato Piazza Guerrazzi non potevano mancare quelle del Club 500 Puffolandia con la partecipazione di Puffo Burlone (Aleassandro Orlandini), Baby Puffo (Andrea Avella) e il Grande Puffo (io), per motivi logistici non hanno potuto fare la loro comparsa Puffo Inventore (Alberto Periccioli) e l'ultimo acquisto Puffo Naturone (Leandro Spagnoli).
Il Club Fiat 500 Follonica quasi al completo ha movimentato la serata in compagnia dell'allegra combriccola del Rione Senzuno.
Tra le auto più interessanti una Fiat 500 N del 1959.



mercoledì 1 agosto 2012

2° Raduno a Ponteginori

Raduno piccolo ma ben organizzato a Ponteginori (Pisa) il 28 Luglio 2012.
Parto in solitario alle ore 16.00 (raduno intelligentemente organizzato nel tardo pomeriggio per evitare le ore più calde del Luglio toscano) da Follonica per incontrarmi con la nuova coppia del Club 500 Puffolandia formata da Leandro Spagnoli (Puffo Naturone) e Federica Brunetti (Puffa Naturona) a Cecina (Livorno).
Raggiungo Cecina alle ore 17:10 circa e insieme a Naturone e consorte raggiungiamo la sede del raduno a Ponteginori che è in un campo da calcio ben rasato.
Alle 18:00 partiamo per il tour che ci conduce a Guardistallo dove ci attende un buon aperitivo.
Per soli 10 euro l'organizzazione ci offre 75 cl di rosso locale, l'aperitivo e una semplice ma ottima cena sempre accompagnata da vinello bianco e rosso. Raduno consigliato forse anche per la bella compagnia di amici conosciuti in questa occasione come l'amico Roberto Serni, proprietario di una originalissima Fiat 500 L blu notte.